Giorgia ha mal di denti. Non uno di quei dolorini da caramella, ma uno di quelli che ti svegliano alle 3 di notte e ti fanno googlare “dentista urgente vicino a me”.

Chiama l’ospedale: lista d’attesa di 4 mesi. Chiama il CUP: nessuna disponibilità.
E allora?

Allora si butta nel mare magnum del privato, come fanno in tanti. Ma anche lì non è tutto oro quello che luccica.

Il dentista ce l’hai sotto casa. Ma è quello giusto?

Giorgia trova uno studio a due passi da casa. “Comodissimo”, pensa. Ma appena entra, si accorge che qualcosa stona. Vecchie attrezzature, zero spiegazioni, un preventivo scritto su un post-it.
E qui comincia a capire: non tutti i dentisti sono uguali, e sceglierli solo in base alla distanza o al prezzo è un rischio concreto.

Formazione, specializzazione… parole che contano

Molti pensano che un dentista sia come un meccanico: basta che aggiusti.
Ma no, non funziona così.
Un dentista serio investe nella formazione continua, si aggiorna, si specializza. Magari ha fatto corsi con realtà come IASDA (Italian Academy of Surgical Dentistry and Anesthesiology), che preparano gli odontoiatri a lavorare anche in contesti ospedalieri, fianco a fianco con anestesisti. Oppure come la DENTAL TASC che propone una: Master Class di Odontoiatria in Sedazione Profonda e in Anestesia Generale
Perché sì, ci sono trattamenti che richiedono più di una semplice anestesia locale, e sapere a chi ti stai affidando è fondamentale.

Sedazione e anestesia: mettiamo i puntini sulle “i”

Parliamoci chiaro: se qualcuno ti propone un’anestesia generale nello studio dentistico sotto casa, fuggi a gambe levate.


Non è solo poco sicuro, è vietato.

L’anestesia generale richiede una sala operatoria, un anestesista, monitoraggio costante. Non bastano una poltrona e un aspiratore.
Eppure, alcuni pazienti – disinformati – ci cascano. Perché nessuno glielo dice.
Anzi: molti non sanno nemmeno che esistono percorsi sicuri e approvati per fare odontoiatria complessa in ambiente ospedaliero.

Il privato: veloce, sì… ma attento a chi scegli

Torniamo a Giorgia.

Lo studio privato l’ha trovato. Le ha dato un appuntamento rapido, certo! Ma dopo la prima visita, nessuna diagnosi chiara, solo un “dobbiamo fare un po’ di tutto” e 3.000 euro di preventivo.

E allora si chiede: “Ma perché nessuno mi ha detto cosa cercare davvero in un dentista?”

Cosa dovrebbe sapere ogni paziente (ma nessuno spiega)

  • Formazione e aggiornamento costante
    Non è un optional. È la base per garantirti trattamenti efficaci ma soprattutto sicuri!
  • Tecnologie e trattamenti aggiornati
    Un dentista che lavora ancora come negli anni ’90 non ti porterà nel futuro. Ti lascerà lì.
  • Chiarezza su anestesia e sicurezza
    I farmaci di fascia H non sono per tutti e non si usano a cuor leggero. Pretendi chiarezza dal tuo medico perché si possono usare solo in Ospedale.
  • Disponibilità reale
    Un numero di emergenza, una segreteria che ti richiama, appuntamenti non solo a sei mesi. Esiste, ma va cercato.
  • Piani Terapeutici e Preventivi trasparenti
    Il prezzo non è tutto, ma sapere quanto spenderai – e perché – ti aiuta a scegliere in modo sereno.
  • Empatia e ascolto
    Se non ti senti ascoltato, se ti trattano come un numero, cambia strada.

Un lieto fine è possibile

Giorgia alla fine ha trovato lo studio giusto. Non il più vicino, non il più economico, ma quello dove si è sentita accolta, informata, rispettata. Dove il professionista le ha spiegato tutto, le ha mostrato i protocolli, ha lavorato con un anestesista professionista per una sedazione profonda e le ha risolto il problema in piena sicurezza.

Morale di questa storia?
In un sistema dove l’ospedale ti mette in lista e il privato a volte ti mette all’angolo, la consapevolezza è la tua miglior difesa.
Perché il dentista giusto non è quello che costa meno o che ti prende domani.
È quello che ti cura con serietà, sicurezza e competenza.

E no, non è così scontato.